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Museo Guggenheim di Bilbao, in Spagna, per mostrare la retrospettiva dell'artista americano Bill Viola

Museo Guggenheim di Bilbao, in Spagna, per mostrare la retrospettiva dell'artista americano Bill Viola

Potrebbe 4, 2024

Chott el-Djerid (Un ritratto in luce e calore), 1979. Videotape, colore, suono mono; 28:00 minuti. Per gentile concessione di Bill Viola Studio. © Foto di Bill Viola

Dal 30 giugno al 9 novembre 2017, l'avamposto spagnolo del Museo Guggenheim a Bilbao presenterà una retrospettiva dell'opera dell'artista americano Bill Viola. La mostra abbraccia la carriera di questo pioniere della videoarte, dai suoi primi progetti di videocassette alle creazioni ad alta definizione del nuovo millennio.

Bill Viola è stato presentato al video alla Syracuse University di New York nei primi anni '70. Durante la sua permanenza in facoltà, ha incontrato David Ross (curatore della videoarte) e ha assistito figure iconiche nella media art come Peter Campus e Nam June Paik all'Everson Museum of Art. Ispirato alla filosofia, alla poesia e al misticismo, l'artista americano ha usato il video per esplorare la condizione umana e i suoi processi di cambiamento, rinascita e trasformazione, che sono diventati temi ricorrenti nel suo lavoro.


Il Museo Guggenheim di Bilbao esplorerà l'intera carriera dell'artista con una mostra tematica e cronologica. Lo spettacolo inizia con le prime videocassette a canale singolo dell'artista, tra cui "Four Songs" del 1976, descritte dall'artista come "una raccolta di quattro storie musicali in forma allegorica. Immagini e suoni sono composti in ritmi audiovisivi basati sulla dinamica psicologica / emotiva dell'interazione individuale con l'ambiente. " Altri primi pezzi, "Junkyard Levitation" e "Songs of Innocence", evocano già le caratteristiche del lavoro di Viola con l'uso di ripetizione, rallentatore e dissolvenze lunghe.

Chott el-Djerid (Un ritratto in luce e calore), 1979. Videotape, colore, suono mono; 28:00 minuti. Per gentile concessione di Bill Viola Studio. © Foto di Bill Viola

L'arrivo del nuovo millennio e l'avvento della tecnologia ad alta definizione e schermo piatto hanno influenzato il lavoro dell'artista e il formato delle sue creazioni. Bill Viola ha iniziato a produrre opere di piccolo e medio formato in una serie intitolata "Passioni". Ha anche usato la tecnologia ad alta definizione per creare "La stanza di Catherine", "Quattro mani" e "Resa", tutto dal 2001.


Accanto alla mostra, i visitatori avranno accesso a un ulteriore "spazio didattico", dove potranno scoprire le opere recenti dell'artista, comprese le collaborazioni al di fuori del contesto museale, come chiese, siti storici e teatri. I suoi quaderni saranno anche in mostra.

Il primo lungometraggio di Bill Viola “I Do Not Know What It Is I Am Like”, che risale al 1989, sarà proiettato il 6 luglio. Il documentario “The Passing Times”, che vede Viola raccontare il processo creativo di “The Passing” (1991), sarà proiettato il 29 settembre.

“Bill Viola: A Retrospective” va dal 30 giugno al 9 novembre 2017, al Museo Guggenheim di Bilbao, in Spagna.

Per ulteriori informazioni, visitare Guggenheim.

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