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Schizzo nascosto

Schizzo nascosto "Sacrificio di Isacco" di Michelangelo da esibire a Roma, Italia

Aprile 28, 2024

Vista di Roma da Castel Sant'Angelo, Italia.

Un disegno appena scoperto del maestro rinascimentale Michelangelo, rinvenuto durante il restauro del suo "Sacrificio di Isacco", sarà esposto a Roma, insieme a un altro disegno trovato dai restauratori 30 anni fa. "La scoperta di questo disegno è una storia davvero adorabile", ha detto venerdì il ministro della Cultura Dario Franceschini mentre ha inaugurato la mostra nella capitale, che si svolgerà da sabato al 7 maggio.

I restauratori che lavoravano scrupolosamente l'anno scorso sul "Sacrificio di Isacco", un disegno biblico eseguito a matita nera dall'artista fiorentino nel 1530, trovarono uno schizzo nascosto per la stessa scena sul retro.


"Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX, (opere d'arte realizzate su) vecchi fogli di carta sono stati protetti attaccando un pezzo di cartone sul retro", ha affermato Pina Ragionieri, capo della fondazione Casa Buonarroti.

Fu quando i restauratori rimossero il cartone che scoprirono lo schizzo segreto dello scultore, pittore e architetto italiano che era famoso forse soprattutto per i suoi affreschi sul soffitto della Cappella Sistina in Vaticano.

Ragionieri ha detto che l'artista ha fatto uno schizzo iniziale su un lato del foglio, prima di rintracciarlo sull'altro con un pastello rosso chiaro e sviluppare il disegno per includere un angelo che scende dal cielo per tenere la mano di Abramo mentre si prepara a sacrificare suo figlio .


La scoperta seguì un caso simile nel 1988 quando i restauratori trovarono uno schizzo sul retro del "Cleopatra" del 1535, uno dei disegni più amati dall'artista, che Michelangelo fece per il suo amante Tommaso dei Cavalieri.

Mentre il sovrano egiziano celebrava per la sua bellezza e le relazioni amorose con Giulio Cesare e Marco Antonio sembra regale nel disegno del 1535, la versione nello schizzo sul retro è un po 'grottesca e alcuni esperti ritengono che sia stato Cavalieri a disegnarlo.

Nel 1562, il nobile romano fu costretto a donare il disegno al duca Cosimo de 'Medici, dicendo nella lettera di accompagnamento che perderlo lo faceva soffrire quanto perdere un bambino.

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